Tutto inizia con un passaporto
- Redazione
- 27 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 30 giu
L'esperienza del gruppo Viaggio in Senegal: qualche paura, alcune difficoltà, tante scoperte
L’idea di partire per un viaggio era nata mesi prima nel CAG Abelia: i giovani, parlando di 100 IDEE, si interrogavano su una possibile idea da candidare. È così che nasce il gruppo Viaggio in Senegal. L’idea del viaggio e della meta è venuta fuori in modo naturale: "è il viaggio del desiderio, quello che un po’ tutti alla nostra età vorrebbero fare ma magari non possono", racconta Asia, una delle ragazze del gruppo.
Tra documenti da fare – "Per me era la prima volta che facevo il passaporto, è stato già quello un passo importante" racconta Asia – vaccini, formazioni e ricerca di contatti locali, il progetto ha preso forma grazie al supporto dell’Associazione Tavolo 8 Onlus e del suo presidente Davide Virardi e di Associazione BIR, ente mentor del gruppo. Il gruppo è stato accompagnato da Sara Dono, presente in video.
Dopo un volo per Dakar e un secondo volo interno, il gruppo è atterrato a Cap Skirring, una cittadina sulla costa.
Nel gruppo ci sono ragazzi e ragazze diversi tra loro, ognuno con il suo carattere, le sue paure, le sue aspettative. "All’inizio eravamo pieni di paranoie. Ci chiedevamo: cosa dobbiamo fare? Saremo all’altezza? Poi abbiamo capito che bastava esserci, con rispetto. E vivere quello che c’era".
Durante il viaggio, i ragazzi hanno conosciuto persone che continuano a sentire ancora oggi. "Io a volte mi sento anche con il capo dell'Associazione. Con Davide ci teniamo sempre in contatto perché ha detto di non voler perdere i rapporti. Con Lorenz ci seguiamo su Instagram, ci guardiamo tutte le storie, siamo sempre in contatto", racconta Asia.
Quando viene chiesto loro cosa direbbero ad altri gruppi di 100 IDEE, le risposte dei ragazzi sono piene di incoraggiamento. "Anche se forse il loro progetto è un po' più semplice, un po' più tranquillo rispetto al nostro, secondo me con ogni progetto ti porti qualcosa a casa", dice Asia. "Il fatto di stare in gruppo, di creare qualcosa per loro o per qualcun altro, è sempre qualcosa che ti aiuta a crescere, a realizzare diverse cose."
Elhadji aggiunge un elemento fondamentale: "Consiglierei loro di provare a uscire dalla comfort zone. A maggior ragione se vuoi farlo con un gruppetto di amici: buttarsi. Non avere paura".
E forse è proprio questo il punto: imparare ad avere meno paura.

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